HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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sabato 1 dicembre 2007

Notizie dai Circoli dell'Umbria - Taormina: "Il piccolo Circolo è la grande Italia del futuro"

Il prof. Carlo Taormina ha tenuto ieri sera, 30/11/2007, una riunione conivivale all’Hotel dei Duchi a Spoleto, organizzata da Il Circolo del buongoverno di Spoleto, presieduto dall’Ing. Pierluigi Pecchioli. Il tema dell’incontro era “il bipolarismo” nel quadro del rinnovato slancio verso le riforme elettorali e istituzionali determinato dall’annuncio della nuova formazione politica.

Il Prof. Taormina ha evidenziato come sia proprio il tanto lavoro svolto in questi anni dai Circoli del buongoverno a dimostrare la non estemporaneità della proposta. La quale si inserisce nella storia politica italiana, che, al di là delle diverse leggi elettorali che si sono succedute, resta una storia che testimonia la richiesta di bipolarismo del popolo italiano, dai democristiani e comunisti in poi.

Taormina inoltre rileva che le difficoltà odierne sono la degenerazione ultima del bipolarismo imperfetto e ricorda che il rapporto con gli alleati nel Governo Berlusconi non era solo conflittualità, ma era arrivato addirittura al dispetto (vicenda Fini Tremonti).
E’ per questi motivi che il Prof. Taormina ritiene che, partendo dalla necessità di completare la modernizzazione del Paese con profonde riforme dello Stato, la tendenza al bipartitismo sia reale e condivisibile, non potendo dire ad oggi se si realizzerà in questa legislatura, ma quello é il futuro.

Certo è che il grande fatto nuovo della grande coalizione per rinnovare le istituzioni sarebbe in grado di imprimere una forte accelerazione a questi processi, ma le resistenze sono molte ed è impossibile fare una previsione in queste condizioni. Proprio per questo abbiamo il dovere di fare la nostra parte a tutti i livelli, soprattutto nei circoli, perché dice “il piccolo circolo é la grande Italia del futuro”.

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