HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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giovedì 29 novembre 2007

3° Congresso FI Terni - Bruschini


Intervento del Dott. Sergio Bruschini, Capogruppo FI al Comune di Narni, Presidente Vicario del Circolo Conca Ternana, al 3° Congresso Prov.le FI di Terni, 25/11/2007


"Forza Italia sarà il tronco, il ceppo, la base su cui costruire quello nuovo". "Forza Italia ha le sue strutture e i suoi coordinatori che non devono essere toccati in alcun modo". Lo ha ribadito questo pomeriggio il presidente Silvio Berlusconi nel corso della riunione alla Camera con i parlamentari azzurri.
Forza Italia sarà l’asse portante del cammino di fondazione del nuovo partito, che avrà luogo a partire dalle prossime settimane. Il 2 dicembre i gazebo di Forza Italia saranno ancora nelle piazze per far scegliere ai cittadini il nome della nuova formazione politica, che nei sondaggi di ieri e questa mattina è valutata al 37%

Grande idea il nostro presidente
Ha sparigliato,le meline di AN e UDC
A tolto lo scettro di protagonista a veltroni e al pd
A ridato vigore ad un popolo che voleva un colpo di reni

L’idea è grande..ma ricordiamoci che un popolo..un partito è fatto di uomini..di persone..che sono coloro che hanno animato i gazebo..che hanno risposti all’appello operativamente sono coloro che sono in questa sala

E guardate che qui non c’è nessun parruccone ..non abbiamo posti al sole..non abbiamo prebende..non abbiamo da anni nemmeno un segretario

Tutto ciò che abbiamo e che ci siamo conquistati è l’eventuale elezione ..con il consenso del popolo candidandoci e servendo il nostro partito fi il movimento
NOI SIAMO GIA IL PARTITO POPOLARE
SIAMO COLORO CHE GLI HANNO GARANTITO GAMBE E TESTA E VOGLIONO CONTINUARE

Innanzi tutto è importante e fondamentale ricordare lo spirito che ci ha spinto ad intraprendere la strada del "far politica".
Valori e obiettivi quali
voglia di esserci,
onestà
trasparenza
liberismo
democrazia
pluralismo
nelle e delle istituzioni erano, come sono, le basi di questo cammino.
Per concretizzare le idee espresse c’è bisogno di unire le forze cercando un maggior coinvolgimento della base e della periferia: una periferia carica di entusiasmo e di risorse, ma dimenticata e lasciata troppe volte sola senza informazioni e direttive chiare e precise senza che le venisse esplicitato il progetto politico di Forza Italia.

Per questo quello che è necessario è la presenza attiva e determinante di Forza Italia all’interno del dibattito politico provinciale.
Quali sono le nostre prese di posizione nei confronti di temi cruciali, quali la provincializzazione di alcuni servizi, la Sanità, la riforma della Pubblica Amministrazione, l’economia provinciale, il non-profit e altro?
Ecco perché chiedamo di operare per una scelta forte e coraggiosa che si deve esprimere prima di tutto nell’individuare un progetto che sappia rilanciare il nostro Movimento e che sappia indirizzare le molte risorse che abbiamo, verso un unico obiettivo politico.

Le contrapposizioni che si sono, purtroppo, manifestate specialmente nell’ultimo periodo e le ripicche personali hanno alimentato un clima di incertezza e di demoralizzazione.
Le ripicche, antipatie e gli odi personali non pagano.
Le contrapposizioni frenano e inacidiscono la situazione e gli animi.
Il Movimento ha bisogno invece di ricompattazione e revisione.

Per ottenere ciò occorre che la macchina organizzativa sia messa a punto strutturalmente.
Occorre aprire le porte a nuove risorse umane e intellettuali e recuperare chi si è allontanato non definitivamente.
Già molte persone si sono dichiarate disponibili a dare il loro contributo, molte altre stanno a guardare per intervenire poi.

I cittadini richiedono e hanno bisogno di una intensa presenza sul territorio dei nostri rappresentanti nelle Istituzioni .
Il lavoro sul territorio innesca inevitabilmente una reazione a catena di stima e considerazione nei confronti delle persone che si rendono disponibili, a tutto vantaggio del partito.

La tensione che invece si riscontra è da attribuirsi al fatto che non si è attivato un serio confronto nelle scelte politiche.
Ciò è aggravato dal fatto che agli occhi della gente si manifesta una confusa e precaria politica il tutto completato dallo smarrimento di una indefinita attività amministrativa locale.

Nella politica locale è necessario un democratico confronto con tutte le forze politiche, mantenendo le giuste distinzioni e rispettando, in un contesto di reciproco rispetto, le altrui opinioni sia nella forma che nella sostanza.
Occorre riguadagnare la stima e la considerazione dei partiti che possono diventare alleati nel futuro governo della Provincia e del comune.

Per questo dopo il congresso e dopo un intenso confronto all’interno di Forza Italia bisognerà rapportarsi con tutte le forze presenti nel panorama politico regionale, valutando le possibili alleanze preferendo quei partiti che non solo a parole ma anche nei fatti, si dimostrano non centralisti e assistenzialisti ma autonomisti, federalisti, liberisti e solidali.

Dobbiamo recuperare la autentica posizione politica, che ci colloca senza dubbio come una forza moderata, ma innovativa rispetto agli attuali assetti politico-istituzionali. Per iniziare è necessario il coinvolgimento di tutti gli alleati del Polo della Libertà, confrontandosi con loro alla pari e con l’arroganza dei numeri.

Il partito ha bisogno di un radicale cambiamento nella giusta continuità in funzione dei prossimi impegni elettorali e nell’evoluzione della situazione politica locale che necessita di una accelerazione per le necessarie scelte che sono nelle aspettative della gente

Per progettare il futuro occorre ragionare globalmente conoscendo il passato e cercando di non ripetere gli errori commessi.
Per realizzare tutto ciò cosa serve?

Servono idee e obiettivi con programmi e progetti per poter entrare nel dibattito politico con proposte in tema di sanità, viabilità, scuola ...

Servono uomini con partecipazione, confronto interno e dialogo con chi la pensa diversamente per avere stimoli nuovi, idee nuove ...

Servono numeri perché l’obiettivo finale è quello di governare per realizzare le idee che ci hanno spinto a fare politica: idee di libertà, di autonomia e di federalismo vero. Per avere i numeri occorre trovare convergenza su linee programmatiche di governo con gli altri partiti: poche linee ma buone!

Seguendo queste indicazioni si può concretizzare quell’area alternativa alla sinistra
Liberismo, democrazia, autonomia e federalismo sono parole cariche di contenuti. Parole che troveranno concretezza nel prossimo futuro.
Verranno tempi difficili carichi di tensione. L’impegno di tutti noi, dovrà essere anche quello di contenere gli eccessi e mantenere, se possibile, serenità nel partito .
L’obiettivo è sicuramente colmo di impegni e di momenti di aggregazione;
necessario è il dibattito senza personalismi;

indispensabile è il lavoro rispettando i ruoli di ciascuno, in cui gli interessi personali devono cedere il passo alla costruzione di un grande progetto politico in cui tutti noi possiamo riconoscerci


Per quanto attiene le priorità da realizzare evidenziamo i seguenti punti:
visibilità esterna con precise prese di posizione ed assunzione di responsabilità;


progettualità politica accompagnata da una ben definita linea politica aperta al dialogo con le altre forze senza preclusioni con particolare attenzione a quelle di centro;


corresponsabilità ed organicità interna:
dibattito e democraticità;
valorizzazione delle periferie;
lavoro sul territorio con subitanea comunicazione interna;
massimo rispetto dei componenti interni.


Rapporti con gli alleati
Va ristabilito un giusto ed equilibrato confronto con gli amici della cdl ,in termini di progetto e di costituzione in prospettiva di un unico movimento.

Forza Italia non ha potuto esprimere in diverse realtà territoriali la candidatura a sindaco,narni una di queste, pur avendo le carte in regola,lavoreremo perché gli errori e le circostanze che hanno impedito ciò non si ripresentino in futuro .

Realizzazione di manifestazioni congiunte su temi forti,che interessano la città e il panorama politico nazionale.


Non si può più impostare la scelta di candidature a prescindere dai meriti e dal lavoro svolto nel movimento basandosi solo sulla società civile come fosse un valore aggiunto a prescindere


In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica.Gandhi


Nuovo partito

Silvio Berlusconi annuncia la nascita di una nuova formazione politica, lo scioglimento di Forza Italia nella nuova realtà e apre la porta al dialogo con “l’altra parte se - spiega - avanzerà proposte o dirà di sì alle nostre”.

Oggi - ha scandito, quasi coperto dai cori e dagli applausi - nasce ufficialmente un nuovo grande partito del popolo delle libertà: il partito del popolo italiano. Invitiamo tutti a venire con noi contro i parrucconi della politica in un nuovo grande partito del popolo. Chiediamo a tutti - ha aggiunto - di mettere da parte ogni timore ed ogni remora: questo è quello che la gente vuole”.

Se la sinistra mi fa una proposta del tipo: questa è la legge elettorale, approviamola e poi ci impegniamo tutti ad andare alle elezioni, per me si può fare”.

Ma quando c’è una situazione che vede le due coalizioni divise e sempre in guerra al loro interno, con i protagonisti che non ragionano in termini unitari, ma pensano solo alle loro carriere e al loro successo personale, bisogna prendere atto che il bipolarismo non è realizzabile

E nel centrodestra “le vicende di questi giorni dimostrano che abbiamo gli stessi problemi. Ed è un vero peccato”. Un’amarezza che nelle parole dell’ex premier assume anche toni forti: “mi sono rotto le scatole

… Per cui a questo punto cambiano tutte le prospettive. Io ho sposato il maggioritario anche per difendere i partiti della coalizione che in un sistema proporzionale non conterebbero più niente. A cominciare da An. Loro, invece, hanno assunto un atteggiamento pazzesco: voglia di dividere e accuse incomprensibili.

E invece... sono andati a dire che quando passa in Parlamento la legge Gentiloni la faremo pagare a Mediaset.

Cosa dire/Perché il Partito delle libertà
Perchè è il naturale contenitore politico di ciò che vuole il popolo di centrodestra.

Perchè la sfida del rinnovamento che viene dalla nascita del Partito democratico non può essere raccolta con i vecchi strumenti

Perchè non si pone CONTRO qualcuno o qualcosa, ma PER fare. Non si pone in alternativa agli altri partiti del centrodestra, ma si offre come contenitore di tutte le sensibilità che non vogliono lasciare questo paese nelle mani del Governo Prodi e dei suoi alleati comunisti

Perchè se è vero com’è vero che l’Italia ha una fame assoluta di riforme, la prima riforma deve venire proprio dal mondo politico. Che non può nascere dalle proposte demagogiche di un Grillo, ma un’idea vera

Cosa dire/Perché è il Partito della gente
Quando una crisi politica arriva al punto di non ritorno, come accade ora in Italia, la strada maestra in democrazia è il ricorso alla volontà popolare. Una strada resa per il momento impraticabile dai giochi di un Palazzo che è sempre più incapace di ascoltare gli umori del Paese.

Il Partito del Popolo della Libertà è l’unica risposta possibile alla confusione in atto e alla frammentazione partitica.

Il Ppl nasce infatti nel modo più democratico possibile, cioè dal basso, e non attraverso una fusione fredda tra partiti com’è avvenuto a sinistra col Partito Democratico. Il nostro è un partito liberale di massa, si forma sul ceppo di Forza Italia e dei Circoli della libertà e del buongoverno, e dunque nasce dall’incontro della politica con la società civile.

Il Partito del Popolo della Libertà sarà il partito del rinnovamento e delle riforme. Appena saranno maturate le necessarie condizioni politiche, il posto a capotavola sarà nostro.

Terni, 25/11/2007

Sergio Bruschini

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