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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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lunedì 28 gennaio 2008

Caronna su salute - smaltimento rifiuti


Il problema della salubrità dell’aria nella “Conca” di Terni non nasce oggi dal terremoto provocato dall’inchiesta su inceneritore e rifiuti: rammento che F.I. in Provincia cominciò dal 2006 a sollecitare con mozioni ed interrogazioni i vertici responsabili dei controlli, affinché esercitassero tutte le proprie facoltà autorizzatorie per evitare che ulteriori rifiuti speciali e pericolosi venissero riversati ad Orvieto e/o portati nell’impianto di termovalorizzazione di Terni. Al tempo fu chiesto anche di orientare la Regione perché il Piano dei rifiuti tutelasse la nostra Provincia.
Ci fu risposto dall’Assessore all’Ambiente che tutto andava bene, che tutto era sotto controllo, che le nostre erano solo illazioni dettate da demagogia.
Medesima cosa ci fu risposta alcuni mesi fa, il tutto testimoniato della registrazione della seduta del 22/10/2007, quando la minoranza uscì dall’aula per protesta, disgustata dal fatto che una parte della maggioranza che condivideva la posizione assunta dall’opposizione, dopo un intero pomeriggio di sospensioni che la sinistra trascorse…a trattare per ricomporre il proprio quadro, fu messa a tacere dalla “fiducia” che venne infine posta!
Poi la clamorosa inchiesta giudiziaria da parte del pubblico ministero che contesta il reato di “disastro ambientale” ipotizzando che nell’aria di Terni, con l’incenerimento dei rifiuti, sia finita anche diossina.
Nell’occhio del ciclone, come temuto, è finita anche la Provincia, organo di controllo e l’inchiesta presenta ormai quotidianamente novità che destano vivissima preoccupazione.
Ovviamente lungi da noi l’idea di inquisire, ruolo che non ci compete, sarà compito della Magistratura individuare i responsabili, ma ad oggi le accuse mosse dalla Procura della Repubblica sono così gravi nei confronti di chi avrebbe dovuto vigilare sulla certezza assoluta della tutela ambientale e sulla certezza delle procedure tecnico/amministrative, per dovere istituzionale, che F.I. non può non porsi molti interrogativi e ritiene necessario fare chiarezza su fatti e vicende che sono fondamentali per la sicurezza della città e del suo comprensorio.

Oggi questo dibattito esce dalle aule e si riversa nelle strade: la città si interroga sull’incidenza delle patologie tumorali del nostro territorio, è terrorizzata dalla percentuale che risulterebbe il 10% in più della media dell’Umbria!
In gioco dunque non è più la sola vicenda giudiziaria, ma la salute dei cittadini che si chiedono: “Dove viviamo? Cosa respiriamo? Come mai i riscontri positivi dichiarati dall’Assessore all’Ambiente, risultati di indagini epidemiologiche, sono così in contrasto con quelli che hanno indotto il P.M. a chiudere l’inceneritore e ad emettere tanti avvisi di garanzia per ipotesi di reato così gravi?”
Ed infine ma non da ultimo, i Consiglieri di F.I. si chiedono come mai i vertici di codesto Ente che ha espresso sulla stampa solidarietà al Sindaco ed ai vertici dell’ASM, di fronte alle ipotesi mosse dalla procura ternana, che oggi vedono coinvolti dirigenti e tecnici della nostra Provincia, non hanno ancora speso una parola di sostegno verso costoro, caduti, trovati, magari loro malgrado in questa terribile vicenda, visto che sinora, a detta dell’Assessore competente: “tutto è stato nella norma”?

Gabriella Caronna, Presidente del gruppo F.I. in Provincia di Terni

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