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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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sabato 18 ottobre 2008

Appunto sull'ambiente

I movimenti ecologisti sostengono idee astrattamente sacrosante (i rifiuti è meglio riciclarli che bruciarli, l'energia nucleare produce scorie inquinanti, ...) come fa un cittadino normale a non concordare?
Non è un caso che gli ambientalisti siano spesso di sinistra, perché questi ragionamenti presuppongono due concetti (errori) molto confacenti alla sinistra italiana: 1) l'astrazione ideologica e 2) la deresponsabilizzazione rispetto al sistema mascherata da responsabilizzazione del singolo.
1) Astrazione ideologica
E' logico che, in astratto, è meglio riciclare i rifiuti piuttosto che bruciarli. ma le tonnellate di rifiuti che si stanno producendo in Italia mentre leggi queste righe che fine stanno facendo? Quelli prodotti in Umbria stanno andando alla discarica di Orvieto, che prima o poi si esaurirà, solo in piccola parte saranno riciclati. La domanda concreta è, quindi: la gran massa dei rifiuti che non sono stati riciclati è meglio metterli in discarica o negli inceneritori? Mentre per il futuro certamente occorre aumentare la quota dei rifiuti riciclati, ma anche in relazione a questo sarà possibile avere risultati concreti, solo con iniziative concrete: premi alle amministrazioni comunali che riciclano e sanzioni a quelle che non lo fanno (non ai cittadini), ecc.
In effetti gli ambientalisti campani che dicevano no agli inceneritori perché inquinanti cosa hanno ottenuto? Hanno riempito le strade di rifiuti, cioè il più grande disastro ambientale dell'Italia moderna.
2) deresponsabilizzazione
Dire che il riciclaggio si otterrà con una generale operazione culturale è giusto, ma è astratto e finisce per diventare un alibi. La sinistra di solito propone come soluzione che il cittadino si adegui, ma cosa fanno le amministrazioni per ottenere questo cambio di comportamenti? Di solito nulla che non sia un po' di propaganda. E' responsabile dire che le centrali nucleari sono inquinanti e condannare un paese manifatturiero come l'Italia alla carenza di energia almeno a prezzi accettabili? Così facendo si ottiene in realtà quasi nessun vantaggio ambientale, mentre di sicuro un concreto aumento della disoccupazione e preoccupanti dipendenze economiche da determinati Paesi.
Si possono costringere per decreto le industrie europee a emettere meno sostanze inquinanti aggravando i costi della produzione, mentre nei Paesi emergenti non ci sono limiti all'inquinamento e allo sfruttamento? Fare così significa in realtà aumentare la quota di beni prodotti nei paesi con industrie maggiormente inquinanti e disumane, e diminuire quella prodotta in Europa dove le industrie sono meno inquinanti e più umane.
Ecco perché a fare le cose che dicono gli ambientalisti ideologizzati e deresponsabilizzanti (e tanti burocrati di Bruxelles) , sembra di fare bene, ma si ottiene l'esatto contrario.

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