HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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giovedì 22 gennaio 2009

LA NUOVA AMERICA: GOVERNO DEI SOGNI, DELLE LEGGI E DEGLI UOMINI


Andrea Liberati è un caro amico. Un amico che ha avuto il coraggio di partire da Terni per fare il volontario nella campagna elettorale USA per il Presidente Obama. La sua è stata una esperienza forte che come dice gli "ha segnato tutta la vita". E', secondo me, un bell'esempio di una persona che "crede nella bellezza dei propri sogni". Sensibile e acuto osservatore dei fenomeni sociali ha ormai una rilevante esperienza sia nella politica locale ternana, che nella politica USA. Queste caratteristiche ne fanno un testimone di eccezionale importanza rispetto ai temi che ci sono cari e che, al di là degli schieramenti, costituiscono secondo noi la via giusta per il rilancio della politica (PC).

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Il ritorno degli Stati Uniti sulla scena mondiale è travolgente. Sono molte le interpretazioni possibili rispetto a quanto è qui accaduto.Abbiamo assistito alle immagini di una folla debordante che si addensava sull’intero National Mall di Washington; ho personalmente visto cinquantenni arrampicarsi sugli alberi appena sotto il Congresso; o scavalcare follemente i cancelli verso il laghetto ghiacciato del Reflecting Pool, con i capillari del viso già esplosi per il freddo; o salire perfino sui tetti dei bagni chimici per avere la propria personalissima memoria di un momento irripetibile, mentre i Servizi Segreti, a fatica, inducevano ognuno a comportamenti più equilibrati. Quali le ragioni di un simile prolungato entusiasmo, pur in tempi così duri?Il programma politico è giudicato da molti osservatori come rivoluzionario –con grandi sfide sull’economia, sull’health care system, sull’energia, sulla politica estera-, e definito da tempo postpartisan unitamente a chi lo incarna; al riguardo, rebus sic stantibus, dinanzi al presidente Obama non si prospetta certo una luna di miele. Ma per giustificare la larga approvazione preventiva degli Americani occorre tenere presente un quadro più ampio.Il Governo dei sogni. Il primo elemento è che, tramite tale ambizioso piano politico, la volontà popolare ha ripristinato il Sogno Americano, tradito dalla passata Amministrazione. Su questo tema si fonda l’accattivante manifesto lanciato oltre cinque mesi fa dall’allora senatore Obama nella Convention di Denver.Perciò, dopo l’ubriacatura del 20 gennaio, la politica americana e la stessa gente non tornano semplicemente alla realtà perché la realtà si è fatta immaginifica, metafisica, ha assunto tonalità oniriche e visionarie, ha iniziato a nutrirsi di aspetti immateriali -risorse per lo più sconosciute agli altri Paesi del Mondo. La rinnovata fede nel domani ha preso il sopravvento e, sostanziata da un incomprimibile senso di speranza, dapprima ha unito molti Americani sotto lo stesso slogan (Yes, we can!”) per poi affratellarli tutti sotto la stessa bandiera sin dalla notte del 4 novembre. Realizzare domani il Sogno –anzitutto portare il Paese fuori dal pantano- è possibile perché emergono fresche e positive energie proprio dai milioni di cittadini nuovamente attivi. Governo delle leggi. Secondo elemento: non solo il sogno, ma le leggi faranno la differenza. Con una postilla di rilievo: a vantaggio dell’America, di ogni Americano, resta sempre valido il monito con cui Gerald Ford fissò la sua presidenza, subentrando a Richard Nixon nel 1974: “…la Repubblica degli Stati Uniti è governo delle leggi e non degli uomini”. Governo degli uomini. Sebbene con Obama –gli uomini appunto, terzo elemento- questi piani di governo si intreccino profondamente ed evocativamente, proprio grazie all’esistenza di collaudati pesi e contrappesi giuridico-costituzionali, ogni cittadino può dormire sonni tranquilli rispetto a qualsiasi deriva personalistica. La Nuova America che si apre al Mondo è dunque governo dei sogni, governo delle leggi e, infine, anche governo degli uomini: con questo assetto spirituale e materiale si prepara ad affrontare il futuro. E ora veniamo all’Italia. Per quanto dall’una e dall’altra parte politica ci si sforzi di annunciare di far bene, si è di fronte a un equilibrio diverso: la priorità è data al governo degli uomini. Meglio: delle nomenclature di partito. Seguono poi il governo delle leggi e, a distanza siderale, il governo dei sogni (chi li ha visti?). Si può davvero dire che, cambiando l’ordine dei fattori, sia la stessa cosa?

Andrea Liberati

volontario italiano Obama Campaign 2008
Washington, 21 gennaio 2009

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