HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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sabato 4 aprile 2009

Molto bene la partenza del PdL a Terni, molto male invece quella della stampa locale

Si è svolta ieri pomeriggio una esaltante manifestazione del PdL di Terni presso la sala convegni dell'Hotel Garden. La sala era gremita per assistere a un convegno tematico sulla sanità. Un modo "difficile" di aprire una campagna elettorale locale, perché parlare di cose concrete, dati, fatti, approfondimenti dei capitoli di spesa e della correttezza dell'amministrazione nella sanità non è certo una manifestazioe con effetti speciali. Inoltre vedeva la presenza quale relatore principale di Domenico Di Virgilio, primario ospedaliero, esperto di sanità e vicepresidente del gruppo parlamentare del Popolo della Libertà, stimato e molto noto tra gli addetti ai lavori, ma meno al grande pubblico. Ma il PdL di Terni ha scelto questo modo concreto e vicino ai problemi della gente per aprire la campagna elettorale ed è stato premiato con una grande affluenza di pubblico e di operatori della sanità.
La manifestazione coordinata da Fabio Biscetti si è aperta con un breve intervento del prof. Antonio Baldassarre ("sono d'accordo su tutto e in anticipo" ha detto e rivolto a Nevi che augurava che presto si arrivasse alla fine del "fidanzamento" con il PdL e annunciasse il collegamento con la lista del PdL, Baldassarre ha brillamentemente risposto che i "fidanzamenti lunghi" preludono a matrimoni duraturi e di successo) e un brevissimo saluto di Carlo Orsini coordinatore provinciale uscente di AN.
Quindi Raffaele Nevi, vicepresidente del consiglio Regionale dell'Umbria, ha svolto la sua relazione sulla sanità umbra che con competenza ed accuratezza ha evidenziato, con il supporto di grafici e tabelle, che la sanità regionale è complessivamente una sanità di prestazioni medie nel quadro nazionale, che però va urgentemente migliorata in relazione alle sue carenze precisamente individuate. In questo senso Nevi ha illustrato le proposte del PdL riguardo al miglioramento della spesa sanitaria, alla ristrutturazione necessaria e urgente dell'ospedale di Terni, alla riduzione del numero delle ASSL, al coinvolgimento dei privati come strumento di riduzione della spesa e innalzamento dei livelli qualitativi e soprattutto riguardo alla necessità che la politica regionale "molli la presa" sulla sanità umbra e renda il management, che deve essere nominato per meriti professionali e non politici, libero di amminstrare con competenza. Nevi ha definito questo programma "la sanità della libertà".
Il relatore principale On. Domenico Di Virgilio ha evidenziato le tante inziative realizzate e in corso del Governo Berlusconi nella sanità volte proprio a impedire che la politica influisca sulle scelte tecniche sanitarie e sopratutto sulla nomina dei primari. Ha annunciato iniziative di concreto sostegno alle famiglie che si fanno carico dei malati cronici, inoltre ha tracciato un quadro puntuale delle sfide che la sanità si trova davanti in relazione alle tendenze demografiche e sociali, illustrato come la sanità italiana sta finalmente affrontando per tempo queste sfide e fatto raffronti internazionali.
Al termine è intervenuto l'On. Alfredo Pallone, sociologo, esperto di sanità per le sue iniziative nel Lazio e candidato alle elezioni europee, che ha approfondito il piano sanitario regionale umbro evidenziando che dimostra gravi carenze culturali e pratiche essendo complessivamente incentrato sulla struttura e non sull'uomo, cioè sui pazienti. Molto significativa in questo senso è l'esiguità delle risorse messe a disposizione per la riabilitazione, che nella sanità umbra è quasi completamente dimenticata e ha rilevato in questa impostazione un evidente retaggio della cultura comunista.
Insomma una manifestazione importante che con competenza e approfondimento ha dimostrato che il PdL di Terni dispone di una classe dirigente coraggiosa e caratterizzata da cultura e capacità di governo. Una manifestazione importante e premiata dalla presenza di pubblico. Una dimostrazione di come la politica dovrebbe essere e troppo spesso, soprattuto nell'Umbria rossa dei litigi per le poltrone, non è.
Di tutto questo nella cronaca locale di oggi non c'è quasi niente. Niente in particolare né su "Il Messaggero" né sul "Corriere dell'Umbria", che invece danno ampio risalto a eventi marginali di altri partiti e un breve articoletto su "Il giornale dell'Umbria" che riporta più che altro alcuni contenuti espressi negli interventi di saluto.
Quindi molto bene la partenza del PdL a Terni, molto male invece quella della stampa locale o almeno è andata molto male la partenza della capacità del PdL di Terni di comunicare con la stampa locale.

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