HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
_______________________________
Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

Condividi su Facebook

domenica 21 giugno 2009

Ballottaggio, manifesti, abitudine all'approfondimento e nervi saldi

Per l'utilità e la tranquillità di tutti si riportano le disposizioni previste dal Ministero degli Interni appositamente per i ballottaggi e contenute nelle "Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione". Ai rappresentanti di lista è stato espressamente raccomandato di attenersi specificamente a queste disposizioni e di tenere un comportamento che favorisca la correttezza, la normale operatività e la serenità delle operazioni di scrutinio.
Questo di seguito è il testo riportato nei libretti del Ministero cui i Presidenti di sezione sono tenuti ad attenersi: "Con riguardo al turno di ballottaggio, il Consiglio di Stato ha precisato che i segni meramente ripetitivi (cognome oppure nome e cognome, espressamente indicati nel riquadro contenente il nominativo del candidato alla carica di sindaco ovvero nel riquadro delle liste apparentate) o superflui (segni apposti sulle liste di una medesima coalizione ovvero nomi di candidati appartenentialle medesime), non possono essere interpretati come “segni di riconoscimento”, tali da determinare la nullità del voto espresso. La nullità del voto non può verificarsi nemmeno quando sia stato espressamente indicato il nome di un candidato alla carica di consigliere comunale non appartenente alla lista pure contrassegnata, purché collegata al medesimo candidato alla carica di sindaco: nel turno di ballottaggio, infatti, l’elettore deve manifestare la volontà di scelta di uno schieramento senza possibilità di attribuire voti disgiunti; ed un voto che contenga la descritta imprecisione non pone dubbi sulla scelta dello schieramento. Al contrario il voto deve essere considerato nullo quando l’elettore abbia manifestato la propria scelta per entrambi gli schieramenti (evenienza ammissibile al primo turno nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti) apponendo un qualsiasi segno sia nel riquadro contenente il nome del candidato alla carica di sindaco che nelle liste collegate, ma appartenenti allo schieramento avversario, ovvero abbia utilizzato parole od espressioni non corrispondenti al nome di alcun candidato (Sez. V, n. 374 del 4-2-2004)."
Questa mattina a nome della Lista Baldassarre per la quale sono delegato di lista ho fatto presente all'ufficio elettorale del Comune di Terni, che a sua volta ha interessato la Prefettura, che i Presidenti di sezione, per essere posti nelle condizioni di applicare queste disposizioni, avrebbero dovuto ricevere un elenco ufficiale dei candidati consiglieri comunali, perché i manifesti in dotazione alle sezioni per il primo turno, sono stati ritirati.
In ogni caso si prega ogni soggetto che per ragioni di ufficio o di partito fa parte dell'organizzazione delle sezioni di non alimentare in nessun modo interpretazioni fantasiose o equivoci che da questa posizione lineare e strettamente aderente alla legge possono essere erroneamente conseguiti. Buon lavoro a tutti.
Paolo Cianfoni

Nessun commento: