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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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martedì 2 giugno 2009

L'anatra come la preferisce?


In un periodo in cui per legge nemmeno si possono divulgare, ogni candidato sembra avere in tasca un suo sondaggio "buono" per lui. I sondaggi invece vanno presi con un certo distacco. Chi ha un po' di memoria ricorderà che i sondaggi locali a Terni non sono stati mai molto azzeccati: fin dal 1993 in cui fu fatto un exit poll al ballottaggio Ciaurro-Giustinelli, che dava vincitore il candidato della sinistra, il Sen. Giustinelli, quando invece nella realtà quello fu il giorno storico dell'elezione del Prof. Ciaurro.
Certamente in una situazione così caotica e incerta chi ha le tasche piene di certezze è bravo, ma rischia di fare presto brutte figure. Ritengo che la quantità degli indecisi sia ancora alta sopratutto a sinistra e che anche in queste poche ore prima del voto in realtà possa succedere di tutto.
Occorre rilevare però che si fa un gran parlare dell'eventualità della cosiddetta "anatra zoppa". Personalmente credo che molto più che i presunti sondaggi, che hanno lo scarso valore che hanno, questa attenzione discenda più dal fatto che quando uno si è scottato con l'acqua bollente (come avvenne a Terni nel 1997), poi ha paura anche dell'acqua tiepida.
Ma andiamo per ordine: cos'è l'anatra zoppa?
In Italia ci si riferisce a quella situazione per cui il leader eletto non dispone della maggioranza per governare. In particolare questa situazione può verificarsi nella legge per l'elezione del Sindaco in un caso molto remoto, ma possibile. Cioè quando non scatta il premio di maggioranza. La legge infatti assegna alla coalizione collegata al Sindaco che vince un premio, per cui indipendentemente dalla percentuale raggiunta (se compresa tra il 40 e il 60%), gli assegna il 60% dei seggi. Cioè nel caso di Terni se il premio di maggioranza scatta assegna alla coalizione 24 consiglieri su 40 (il Consiglio in realtà è composta da 41 membri con diritto di voto: il 41^ è il Sindaco). Come accennavo c'è un solo caso in cui il premio di maggioranza (che assicurerebbe la governabilità ad un sindaco eletto con una maggioranza risicata) non viene assegnato, quando cioè una coalizione diversa da quella collegata al Sindaco eletto superi al primo turno il 50% dei voti. E la cosa non è affatto strana, perché è assolutamente ragionevole che nel caso di due o più coalizioni, ma tutte al di sotto del 50%, venga dato il premio alla coalizione del Sindaco eletto per consentirgli di governare, ma nel caso in cui una coalizione sia già maggioranza (assoluta), cioè raggiunga più del 50% fin dal primo turno, è logico che se c'è premio di maggioranza debba andare a quella coalizione, mentre sarebbe del tutto improprio che il premio retrocedesse la maggioranza degli elettori a minoranza di eletti.
A Terni nel 1997, la coalizione di centrosinistra superò il 50% al primo turno, e il ballottaggio tra Ciaurro e Palazzesi, elesse Sindaco Ciaurro. Ma il Centrodestra (allora si chiamava Terni Libera) non poteva beneficiare del premio di maggioranza, perché aveva perso quelle elezioni e la maggioranza assoluta era già stata assegnata dagli elettori al Centrosinistra. Il Consiglio fu eletto con il sistema del proporzionale puro: è vero, come ricordava qualche giorno fa un quotidiano che siccome in ogni caso l'attribuzione dei seggi viene fatta dopo l'elezione del Sindaco e nel 1997 il Sindaco Ciaurro fu eletto al ballottaggio, le coalizioni che valevano per l'attribuzione erano quelle del secondo turno, quindi, per un complicato sistema di attribuzione dei resti, se non solo il CCD (che si collegò) ma anche un'altra lista minore (che comunque non elesse consiglieri) si fosse collegata con Ciaurro per il ballottaggio, allora la partita si sarebbe chiusa 20 a 20 e quindi Ciaurro avrebbe avuto una risicatissima maggioranza in Consiglio, che si sarebbe retta solo sul suo voto (il 41^). Ma al di la dei casi particolari e particolarissimi illustrati sopra, il dato importante è che l'anatra zoppa si verifica in condizioni eccezionali, ma è comunque una ipotesi possibile e che di fatto si è verificata dal 1993 in poi non solo a Terni.
Naturalmente anche se la legge lo prevede, il caso dell'anatra zoppa non è certo politicamente desiderabile. Perché si rischia la paralisi amministrativa e la sottomissione del Sindaco eletto ai possibili ricatti di una maggioranza a lui avversa, fino a quando questa o presenta una mozione di sfiducia, o determina la fine del mandato con la non approvazione del bilancio o con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri.
Ma in realtà con poche e mirate accortezze gli elettori possono facilmente evitare l'eventualità dell'anatra zoppa, semplicemnte votando il simbolo di una delle liste collegate al Sindaco che vogliono eleggere.
La cosa è assolutametne di buonsenso, perché è inutile eleggere un Sindaco e poi negargli nei fatti la possibilità di governare.
Se infatti l'elettore fa solo una croce sul simbolo di una lista (ed eventualmente esprime la preferenza scrivendo il cognome di uno dei candidati consiglieri di quella lista) il voto è valido e va assegnato sia al Sindaco collegato che alla lista: così facendo si elegge il Sindaco e gli si dà la possibilità di governare, con la coalizione che si è scelto.
Gli elettori devono invece evitare di dare un voto disgiunto, cioè devono evitare di mettere due croci una sul Sindaco e una su una lista collegata a uno dei suoi avversari e devono anche evitare di mettere una croce solo sul nome del candidato Sindaco, perché in quel caso il voto va solo al Sindaco e non alle liste collegate.
Naturalmente quando si verifica il caso eccezionale dell'anatra zoppa le cause non vanno ricercate solo nella tecnica elettorale, ma anche e soprattuto nella politica, ma qui la questione si fa ancora più complessa e approfondirla ora sarebbe inutile, vista l'imminenza del voto, ma sarebbe un esercizio importante da fare prima o poi e non solo per interessi storici.
Paolo Cianfoni
(Anatra all'arancia foto Fugzu fonte flickr)

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