HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
_______________________________
Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

Condividi su Facebook

lunedì 19 maggio 2008

L'Amministrazione Comunale di Terni aderisce all'iniziativa del Vescovo

Con una lettera aperta il Sindaco di Terni aderisce all'iniziativa del Vescovo del 14/06 per "Una responsabilità comune per il futuro della città". L'On. Raffaelli risponde non alla lettera che il Vescovo ha rivolto alla città, ma a due lettere private con le quali Monsignor Paglia ha anticipato al Sindaco la propria iniziativa con modalità e riflessioni aggiuntive, come risulta dalla risposta, rispetto a quanto contenuto nella lettera alla Città (chissà se qualcuno si è posto il problema che noi poveri mortali cittadini di Terni non abbiamo il testo di queste due lettere alle quali il Sindaco pubblicamente risponde). La lettera del Sindaco presenta una parte, obiettivamente migliore, dove riconosce il valore del metodo e dei temi che il Vescovo pone all'attenzione della città, e per il resto sembra piena di distinguo e giustificazioni. Annotiamo inoltre che i giornali di oggi che riportano la notizia titolano riassumendo la risposta del Sindaco con un "La città non è in declino", che non risulta nel testo della risposta, pertanto si presume che durante la conferenza stampa devono esserci state occasioni di commento all'iniziativa del Vescovo che sono andate molto oltre quanto svolto nella lettera di risposta. Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera aperta del Sindaco On. Paolo Raffaelli.
“Carissimo Monsignor Vescovo, dopo una attenta riflessione vorrei rispondere pubblicamente, con questa ‘lettera aperta’, alle Sue due missive del 4 maggio e del 14 maggio scorsi con cui ha avuto la cortesia di anticiparmi la Sua proposta alla città per una giornata di lavoro per coltivare ‘una responsabilità comune per il futuro di Terni’. Oltre a confermarLe l’adesione mia e dell’Amministrazione Municipale all’iniziativa del 14 giugno, che considero di grande importanza, vorrei sottolineare la condivisione profonda del concetto chiave che motiva la Sua proposta: “A muoverci è il desiderio, condiviso da molti, non di appianare differenze tra valori diversi e diversi interessi, che invece, tutti insieme, fanno viva e vivace una comunità civile, ma di aiutare ad individuare una agenda di problemi e di opportunità quanto più possibile condivisa. Più saremo capaci di condividere alcune priorità, meglio riusciremo ad apprezzare le diverse proposte ed a rendere più consapevoli e meditate le scelte tra le alternative possibili”. Mi pare giusto altresì apprezzare e condividere l’altra Sua limpida enunciazione secondo la quale “ la Chiesa Diocesana non si propone come guida del cammino comune ma sente il dovere di parteciparvi e, se serve, di promuovere occasioni di incontro, di confronto e di ricerca più intense”. Si tratta di proponimenti e di indicazioni che mi paiono del tutto coerenti con i Suoi numerosi interventi, in occasione dei solenni Pontificali di San Valentino ed in altre circostanze, anche nel vivo di tensioni sociali durissime come quelle per la ThyssenKrupp o la Terni Chimica , che hanno costantemente invitato la città a procedere con coraggio sulla via dell’innovazione e dello sviluppo, senza rinunciare ad un bagaglio tradizionale e positivo di capacità di accoglienza, di solidarietà, di qualità della vita e di relazioni sociali. L’idea di un rinnovato modello di sviluppo della città, modello più diversificato, integrato, aperto, a più alto contenuto di cultura, di competenze, di sostenibilità ambientale, è lo sforzo con cui le Istituzioni cittadine hanno cercato di corrispondere con fatica ed impegno a questa urgente necessità. In questa direzione si può e si deve continuare a lavorare insieme, nell’ambito, ciascuno, della propria sfera di funzioni e competenze, ma legati da una comune solidissima attenzione agli interessi della città e della cittadinanza ternana. In questo senso la giornata del 14 giugno potrà essere il momento sia per un opportuno aggiornamento dell’agenda di città, per quanto di competenza di ciascuno, e sia anche di verifica delle tante buone pratiche che hanno visto il protagonismo coeso di soggetti diversi, istituzionali, culturali, associativi, religiosi, in questi anni. Non aggiungo altro, nel merito: dai rom alle cellule staminali, dall’accoglienza degli immigrati al messaggio di pace di San Valentino, sono troppi e troppo radicati i terreni di confronto da sviluppare per richiedere qui una disamina ulteriore. Nel merito il giorno del confronto sarà il 14 giugno. Nel metodo questa lettera vuole essere l’espressione pubblica di sentimenti di apprezzamento e di riconoscenza.”
Il Sindaco di Terni On. Paolo Raffaelli

Nessun commento: