HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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giovedì 8 maggio 2008

L'ultimo pezzo di socialismo reale è a Terni nell'ex Palazzo Comunale

Una lapide da sempre sotto gli occhi di tutti nell'atrio della Bibliomediateca, che vuole essere la sede moderna del sapere nella Città di Terni, invece di ricordare Pietro Farini, ricorda che la classe dirigente della sinistra italiana aderiva allo stalinismo sanguinario e lo propagandava. E' ora di toglierla.
L’iscrizione in memoria di Pietro Farini, posta a Terni simbolicamente nell’atrio dell’allora palazzo comunale, declama: “Pietro Farini … perseguitato, costretto all’esilio dai nemici della classe operaia soffrì per il forzato distacco dai lavoratori ternani che tanto amava, i liberi popoli dell’URSS che lo raccolsero esule seppero lenire le sue sofferenze circondandolo di immenso affetto e di amorevoli cure quivi" (città di Mosca) “serenamente si spense salutando per l’ultima volta il SOCIALISMO VITTORIOSO”. Tale iscrizione oltre a ricordare la figura del Farini, il cui valore personale e della propria vicenda politica e umana non è messo in discussione e anzi è lasciato interamente al vaglio degli storici, è intrisa di stucchevoli intenti politici celebrativi dell’Unione Sovietica e del socialismo reale (è in questo senso il richiamo centrale al socialismo vittorioso) che dimostrano solo con quale livello di faziosità e cinismo, per evidenti dolosi fini di parte, la classe politica del periodo in cui la lapide fu posta intendeva coltivare nel popolo ternano sciagurate illusioni. E’ appena il caso di ricordare che nel 1939, anno in riferimento al quale i popoli dell’URSS sono definiti “liberi” e felici di potersi beare del “socialismo (reale) vittorioso”, quegli stessi popoli erano sotto la dittatura di Stalin, che proprio da quell’anno esistono prove storiche dell’attività dei gulag come sistema organizzato territorialmente su vasta scala, che le vittime di quel regime solo nel quinquennio 1934-1939 sono state accertate in numero di circa 8-9 milioni, che quello è l’anno del patto nazi-sovietico Molotov-Ribbentrop e dell’inizio della Seconda guerra mondiale. Pertanto riteniamo che il testo dell’iscrizione sia offensivo per la memoria delle vittime del comunismo e di tutte le vittime della seconda guerra mondiale. In questo senso da un lato l’iscrizione nulla aggiunge, ma anzi semmai getta ombre oscure sulla figura del Farini, che invece vorrebbe ricordare, dall’altro non fa onore alla nostra Città. Per questi motivi riteniamo che l'Amministrazione Comunale di Terni dovrebbe fare un atto di responsabilità, di verità e di rispetto verso l’intelligenza dei Ternani togliendo finalmente la lapide in questione e sostituendola con altre due una che possa positivamente ricordare la figura di Farini, l’altra che celebri la memoria di tutte le vittime delle dittature di ogni colore: naziste, fasciste e comuniste.
Paolo Cianfoni
Il Circolo del Buongoverno "Conca Ternana"

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