giovedì 13 marzo 2008
L'Associazione Articolo 21 rivendica il furto del gazebo
Sulla stampa di oggi si legge la rivendicazione del furto del gazebo del PdL di piazza della Repubblica come atto simbolico. Se dovessimo prendere sul serio questi signori dovremmo ricordare che chi ostacola le manifestazioni elettorali commette un reato penale, talmente grave che è procedibile d'ufficio. Ragionando invece sul gesto in sé possiamo solo dire che non basta arzigogolare giustificazioni politiche per dare dignità a una scemenza. Soprattutto quando il vero movente è quello di pietire due righe di attenzione da parte della stampa locale. Una scemenza è una scemenza e basta.
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2 commenti:
Ma se a quell'associazione serviva un gazebo per poter svolgere le proprie riunioni, avrebbe potuto chiederlo: magari glielo avremmo regalato ed avremmo evitato di sporgere denuncia....
Riccardo Merlini
La scemenza del gesto ci impedisce di parlarne seriamente. Una riflessione sui pro e sui conto dei voti di preferenza alle politiche (ammesso che dalle farneticazioni che ho letto a questo si riferissero gli autori del gesto) è stata posta da più parti e anche all'interno del PdL se ne discute, basta vedere da ultimo la motivazione delle dimissioni di Claudio Ricci da Vicecoordinatore Regionale di FI. Di questo è opportuno parlare, partendo però da occasioni più serie. Come sai bene tu, le manifestazioni con i gazebo a Terni sono l'impegno di giovani ternani che vogliono così dare un contributo alla politica dedicando le proprie risorse di tempo agli aspetti ideali della vita. Essere ostacolati con un atto meschino (te li immagini tu alcuni giovani, spero, che nell'oscurità vanno a rubare il nostro gazebo, convinti che quello è il loro modo di fare politica!!!!!) è deprimente.
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