HOME non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati, ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e i politici inattuali, e se i primi sono giudicati savi e i secondi matti, ci vogliono i savi e ci vogliono i matti, e guai ai popoli che hanno solo i savi perché spetta di solito ai matti porre e coltivare i germi della politica avvenire (B. Croce)
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Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. (E. Roosevelt)

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sabato 29 marzo 2008

Politica e qualità

Riflessione sulla qualità della politica e dell'amministrazione a Terni

Chi, come il sottoscritto, ha vissuto oltre venti anni di politica locale a Terni, con ruoli non particolarmente in vista, ma sempre con grande attenzione all'approfondimento delle reali motivazioni degli accadimenti e delle posizioni, non può non notare che c'è una grande differenza tra la politica e l'amministrazione di cui la Sinistra era capace a Terni molti anni fa e quella attuale.
Prima di scrivere questa affermazione mi sono chiesto con franchezza se questa impressione potesse dipendere solo dalla naturale "nostalgia del passato", che viene a chi vede passare gli anni e dice: "stavamo meglio prima", ma non è questo. Noi di centrodestra non abbiamo alcuna nostalgia di quegli anni e siamo obiettivi se rileviamo che la Sinistra di allora si poneva il tema della "capacità di governo" e quella capacità, tanta o poca che fosse, era la "nostra", cioè era di tutti gli Umbri, anche quelli di centrodestra.
Mi spiego: le nostre comunità locali hanno, nel bene e nel male, vissuto, prosperato o affrontato momenti difficili, potendo contare su una classe dirigente (purtroppo tutta di Sinistra) che, con impostazioni ideali drammaticamente sbagliate, con livelli di faziosità assolutamente indigesti, era in grado, però, di capire i problemi ed era in grado di trovare soluzioni, magari non condivisibili, ma soluzioni possibili.
E questo, si badi bene, era il "patrimonio" non tanto della classe politica in senso stretto, ma di una generazione di burocrati che, magari non eccellevano a livello nazionale, ma avevano una solida preparazione amministrativa.
Voglio dire che venti anni fa se un Assessore avesse voluto forzare il bilancio comunale, utilizzando per la spesa corrente risorse destinate agli investimenti, avrebbe trovato una forte opposizione prima di tutto tra i dirigenti del Comune. Oggi decisioni, non so se censurabili da parte della Magistratura, ma certamente censurabili se viste con il metro della qualità dell'amministrazione, tagliano come il coltello nel burro la Giunta comunale, la burocrazia comunale e il Consiglio comunale e ricadono direttamente sulle spalle delle imprese e dei cittadini come se questo fosse normale.
Ma questo in una città capoluogo di provincia non lo è.
Non è normale che una impresa comunale sia inquisita per disastro ambientale, per non saper gestire dal punto di vista tecnico, secondo quanto risulterebbe dalle accuse, l'inceneritore comunale. Non è normale che un'altra impresa comunale gestisca in perdita una decina di farmacie, non è normale dover lottare continuamente per rianimare un asfittico polo universitario, non è normale che la politica culturale sia ugualmente onerosa per il bilancio comunale, ma che si concentri oggi su eventi e manifestazioni ormai sganciate dai circuiti nazionali e mostri un provincialismo che mai si era visto a questi livelli.
Non è normale che una città come la nostra, che si trova ad affrontare una vera e propria "emergenza tumori", non disponga di un polo sanitario e di ricerca di eccellenza in campo oncologico.
Non è normale e non è dignitoso per tutti gli Umbri.
La qualità della politica e dell'amministrazione nella nostra città ha veramente raschiato il fondo del barile.
L'evidenza che oggi, dopo rilevanti esperienze amministrative di centrodestra, passate e in atto, in tutta la regione, il buongoverno delle amministrazioni di centrodestra umbre faccia la differenza (Assisi abolisce l'ICI mentre per Terni si profila all'orizzonte anche una concreta possibilità di dissesto) in realtà non esaurisce il problema.
E' veramente un problema che va oltre gli schieramenti quello di assicurare agli enti locali e quindi alle imprese e ai cittadini quel livello minimo di qualità nell'amministrazione che possa dare ai nostri figli una opportunità di un futuro di benessere pur decidendo di rimanere a vivere nei centri della nostra provincia e della nostra regione.
Quindi occorre realmente richiamare tutti nell'esigere maggiori livelli di qualità nella politica locale, ma su questo tema, per ora solo accennato, occorrerà tornare con maggiore profondità.
Paolo Cianfoni

4 commenti:

Anonimo ha detto...

rò mi sembra un'ottima idea lanciare il sasso nello stagno. Se elaborassimo un progetto serio per questa città, eviteremmo di presentarci alle elezioni con candidati dell'ultimo secondo. La politica vera guarda avanti, non solo al momento contingente
Riccardo Merlini

Paolo Cianfoni ha detto...

"La politica vera guarda avanti" è uno slogan molto bello

Anonimo ha detto...

L'obiettivo è, però, trasformare lo slogan in atti concreti. L'esperienza Ciaurro nacque, e tu Paolo lo sai bene, con questo intento. Se Ciaurro ha amministrato Terni per 6 anni, dobbiamo capire che non è impossibile battere questa sinistra. Però spetta a noi farlo, con un'analisi reale dei problemi, con l'elaborazione di soluzioni serie e realizzabili, con il mettere da parte personalismi ed interessi di partito, con l'individuazione di un candidato credibilee autorevole. Non c'è alternativa a questo percorso, se vogliamo vedere in un futuro prossimo un'altra TERNI LIBERA

Paolo Cianfoni ha detto...

Per farlo, secondo me, le parole d'ordine sono quattro: qualità, innovazione, spirito civico e sentimento. 1) Pensare in grande, reperire risorse manageriali ed economiche. 2)L'abitudine mentale non deve esistere, occorre chiedersi la giustificazione di tutto, anche di quello che è sempre stato così, e comunque copiare, o meglio imparare da altre città più avanzate. 3) Amare la nostra città e impegnarsi a restituirgli dignità in tutti i campi. 4) Parlare sempre in modo chiaro al cuore della gente.