Come in molti contratti, il meglio è "scritto in piccolo".
Liste: punto e basta.
La questione della mancanza di rappresentatività territoriale della lista del PdL è chiara come il sole. Su nessuna delle posizioni sicure e nemmeno su alcuna delle posizioni possibili è stato inserito un candidato proposto dal Coordinamento provinciale di Terni di FI.
L'errore c'è, è politicamente grave e denota purtroppo una pervicace inclinazione del Coordinamento regionale a risolvere anche semplici malumori perugini a scapito della provincia di Terni, non considerando che in nessun caso si può fare a meno di un terzo degli Umbri.
La situazione è questa, più che pensare adesso a cosa fare, io starei attento a cosa non fare per non versare sale sulle ferite aperte.
Da parte perugina 1) non si deve minimizzare un problema che esiste con un "è fisiologico", perché è facile rispondere che è fisiologico solo se le liste sono fatte male, 2) non si può giustificarsi con la "legge dei numeri", perché sono proprio i numeri del rapporto degli abitanti e dei voti FI tra le due provincie che sono stati violati 3) non si deve appioppare alla provincia di Terni candidati non proposti dal Coordinamento provinciale di Terni, magari perché hanno un nonno ternano, perché altrimenti oltre al danno anche la beffa!
Da parte ternana non si deve mai dimenticare che siamo in campagna elettorale.
Il fatto che la parte perugina abbia già fatto tutti gli errori che poteva fare non giustificherebbe la parte ternana se commettesse il suo. Punto e basta. Almeno fino a dopo le elezioni.
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